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L’ Adonis vernalis e gli altri fiori del Parco Nazionale del Gran Sasso

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Uno splendido fiore, semplice e magnifico con i suoi petali gialli e delicati

Adone era nella mitologia greca un bellissimo ragazzo, talmente bello che fece innamorare Afrodite con un solo sguardo. Figlio dell’albero della mirra, era una divinità legata al mondo della natura, alla nascita delle piante e alla rigenerazione della primavera. Per questo ha dato il nome ad uno splendido fiore, semplice e magnifico con i suoi petali gialli e delicati, l’adonis vernalis.

Questa pianta che appartiene alla famiglia delle ranunculacee, è una specie che in Italia si trova solo in Abruzzo, e precisamente nel Parco Nazionale Del Gran Sasso e Monti della Laga.

Ha bisogno di un terreno e di un ambiente molto particolare, infatti ha trovato la sua casa soltanto nei luoghi incontaminati del parco, per incantare i visitatori e ne è diventato il simbolo. Per la sua rarità è ovviamente anche una specie protetta che si mostra in tutta la sua grazia e bellezza proprio nel mese di marzo, quando fiorisce con i suoi splendidi fiori gialli appariscenti, raccolti in piccole siepi qui e là nei prati intorno a Castelvecchio di Calvisio e Barisciano. Con i suoi petali appuntiti e le piccole dimensioni, può sembrare un fiore di poco valore, ma l’adonis vernalis è prezioso anche per le sue proprietà curative. Questo grazioso fiorellino ha infatti al suo interno una sostanza chimica che viene estratta per creare farmaci che curano disturbi cardiaci e regolano la pressione. Viene usata anche in veterinaria, ma non può essere ingerita perché, così com’è, sarebbe tossica.

Proprio come Adone, che regola la vita e la morte delle piante, anche l’adonis dispensa bellezza e cure se la si sa prendere nella giusta misura.
Tante altre sono le rarità custodite nel Parco che potrete ammirare e conoscere grazie alle visite guidate e alle escursioni, bellezze della natura che vi faranno apprezzare la bellezza dell’Abruzzo e daranno un tocco unico alla vostra vacanza. Un parente stretto dell’adonis vernalis è l’adonis distorta che ama crescere tra i sassi, come anche la saxifraga italica, una specie rarissima che si può scorgere, avendo fortuna, solo in Abruzzo e Marche.

La Natura non smette mai di stupire, infatti è recentissima la notizia della scoperta di un nuovo tipo di ranuncolo, finora mai identificato nel resto del mondo, sbocciato nei pressi di Amatrice che ha preso il nome del figlio di uno degli scopritori, studiosi del Centro Ricerche Floristiche dell’Appennino: il Ranunculus giordanoi, la cui scoperta è stata dedicata ai bambini di Amatrice.

Il Ranuncolo si aggiunge alle altre 2642 piante identificate nel Parco ed alle 229 piante endemiche italiane presenti nell’area protetta. Per questi impressionanti numeri quello del  Gran Sasso e Monti della Laga è uno dei più ricchi al mondo, che non potete assolutamente perdervi.

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