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Uno sguardo al Parco Naturale Sirente-Velino

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A pochi chilometri di distanza da Sessanio

A pochi chilometri di distanza da Sessanio si trova un altro importante parco naturale, oltre il Parco Nazionale del Gran Sasso di cui abbiamo già parlato. Si tratta del Parco naturale Sirente-Velino, che prende il nome dai massicci montuosi Sirente e Velino, che raggiungono sulle cime più alte quasi i 2500 metri di altezza.

Il parco è caratterizzato da una grande varietà geomorfologica e da una grande varietà ambientale.

Al suo interno convivono pacificamente uomini e animali e vi assicuriamo che la visita sarà davvero entusiasmante, sia che scegliate un percorso naturalistico, sia che vi piacciano le escursioni alla ricerca di chiese rupestri, antichi borghi e tradizioni popolari.

Tra le specie più importanti e che sicuramente fanno incuriosire grandi e piccini, protette dal parco perché in via d’estinzione, ci sono sicuramente l’orso marsicano e l’aquila reale, oltre a specie rare come il grifone, la lepre italica e l’astore, ma l’elenco potrebbe allungarsi di molto. Il cuore del parco tra l’altro è stato individuato come luogo adatto alla reintroduzione del camoscio alpino.

Per quanto riguarda invece la flora, gli alberi più comuni che troverete nel parco sono il faggio e la nordica betulla a quote più alte, mentre più in basso si trovano roverelle, pioppi, sorbo, diverse varietà di funghi e il tanto amato e apprezzato tartufo nero. La vera meraviglia del parco si mostra solo in primavera e sono le centinaia di varietà di fiori dai mille colori: gigli, narcisi, mammole, la pulsatilla alpina, l’adonis distorta e un fiore che cresce solo in questi luoghi, una varietà di genziana chiamata Geum heterocarpum.

Anche il paesaggio antropico è ricco di sorprese da scoprire. Ci troviamo infatti in un territorio ricco di storia, dove le montagne ci parlano addirittura della preistoria, i resti antichi ci testimoniano la presenza dei romani, e poi dei longobardi.
La presenza umana in queste valli è accertata fin dalla preistoria; il periodo pre-romano è documentato dalla presenza di centri fortificati con relative necropoli posti in altura.

La Marsica da sempre ha rappresentato una zona strategica essendo un luogo di passaggio e collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, attraverso la Via Claudia Valeria, sulla quale sorge l’antica città romana di Alba Fucens, riportata alla luce negli anni ‘50 in tutto il suo splendore.
Anche l’età cristiana ha lasciato le sue tracce in questi luoghi come testimonia la presenza a Castelvecchio Subequo (che vi consigliamo vivamente di visitare) di una catacomba paleo-cristiana del IV sec.

Nel parco potrete altresì rivedere i tratturi che venivano utilizzati per la transumanza delle pecore e imparare antichi mestieri e antichi usi del popolo d’Abruzzo e tra una visita e l’altra potrete assaggiare le specialità enogastronomiche del parco o acquistare i prodotti dell’artigianato locale. Seguite gli aggiornamenti sul sito del Parco perché le iniziative e le attività sono davvero tantissime.
Vi aspettiamo!

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